Avena
Interessante l'uso in consociazione con alcune leguminose per la produzione di fieno destinato all'alimentazione degli equini.La granella grezza è l'ideale per l'alimentazione eqina.
L’avena ha i consumi idrici più alti di tutti i cereali, escluso il riso, per cui è particolarmente suscettibile ai danni da caldo e da siccità, specialmente durante la granigione: è per questo che è specie ben adatta ai climi freschi e umidi.
Delle due specie l’A. byzantina sopporta la siccità e le alte temperature molto meglio dell’Avena sativa, per cui le troviamo distribuite in ambienti nettamente differenziati: nei climi (Mediterraneo, Medio Oriente) la byzantina, in quelli freschi (Centro e Nord Europa) la sativa.
Le principali avversità non parassitarie sono le seguenti: il gelo invernale che quando arriva presto o bruscamente, può provocare la distruzione delle semine d’autunno; l’allettamento al quale la maggior parte delle varietà disponibili non resiste in maniera soddisfacente; la stretta, frequente data la tardività della specie e i suoi elevati consumi idrici, tuttavia l’effetto “stretta” non è percepito in tutta la sua gravità, dato che la granella è vestita. Le principali avversità parassitarie dell’avena sono il carbone (Ustilago avenae), le ruggini (Puccinia coronata avenae e P. graminis avenae), l’oidio (Erysiphe graminis) e i nematodi: Ditylenchus dipesaci o anguillula dei culmi, e Heterodera avenae o anguillula delle radici. Contro le malattie crittogamiche bisogna puntare sulla resistenza genetica; contro i nematodi non c’è che da evitare di far tornare l’avena di seguito sullo stesso campo.
Disponiamo sia di Avena byzantina (avena scura) che di Avena sativa (Avena chiara).